03/12/24

Quarto (in Vesper Rivista di architettura, arti e teoria Journal of Architecture, Arts & Theory No. 3 | Nella selva | Wildness, 2020)




Nella città post-industriale, l’abbandono di siti industriali e di infrastrutture hanno dato vita a una moltitudine di spazi caratterizzati da una nuova natura, quella che l’ecologo tedesco Ingo Kowarik ha chiamato “quarta natura”. Questa si riferisce alle specie vegetali pioniere, alloctone che nascono e crescono in modo spontaneo all’interno di un contesto urbano aumentandone la biodiversità e dando vita a un nuovi ecosistemi auto-organizzati. Grazie a un importante processo di fascinazione per il selvatico urbano, il progetto di paesaggio contemporaneo esplora, da qualche tempo, differenti strategie per sfruttare le potenzialità ecologiche, fruitive e sociali dei siti urbani dove è presente la quarta natura. La trasformazione dell’ex stazione ferroviaria Südgelände a Berlino costituisce uno degli esempi più rappresentativi. Il progetto del parco ha saputo ri-concettualizzare ed enfatizzare la quarta natura rendendola il materiale principale attorno al quale impostare la spazialità del parco esaltandone le caratteristiche ecologiche, estetiche e culturali, e accogliendone il grado di indeterminatezza, libertà, semplicità.


"...Nella città post-industriale, la distruzione, l’abbandono di siti industriali e di infrastrutture hanno dato vita a una moltitudine di spazi che hanno richiesto l’utilizzo di nuovi sguardi, di nuovi categorie concettuali e di una nuova terminologia per essere definiti. Pierluigi Nicolin, nell’editoriale del numero 87 di Lotus con il quale si aprirà una nuova stagione per la rivista che la vedrà sempre più spesso trattare temi inerenti l’architettura del paesaggio, utilizza l’espressione “Terra incolta” (1995) per raccontare la fascinazione degli architetti per gli spazi abbandonati, ma anche le potenzialità che questi hanno nei processi di trasformazione urbana e l’importanza del progetto di paesaggio per la loro configurazione. Nello stesso anno Ignasi de Solà-Morales utilizza l’espressione francese “Terrain Vague” (1996) che nell’etimologia e pluralità di significati associa al “terreno” il concetto di vuoto, libero, abbandonato, ma anche indefinito, vasto, indeterminato. Sarà con Gilles Clément e la pubblicazione del Manifest du Tiers paysage (2004) che l’aspetto della vegetazione, della biodiversità e quindi l’affermazione di una visione più ecologica delle potenzialità degli spazi abbandonati si farà strada e definirà nuove attenzioni, nuovi approcci e nuove strategie del progetto di paesaggio..."


in Vesper Rivista di architettura, arti e teoria Journal of Architecture, Arts & Theory No. 3 | Nella selva | Wildness Autunno | Inverno 2020 Fall | Winter 2020 ISBN 978-88-229-0533-8 ISSN 2704-7598 DOI 10.1400/283007


https://www.iuav.it/sites/default/files/2024-10/VesperNo.3_Nella-selva-Wildness_WEB_25_Gabbianelli.pdf


02/12/24

Metamorfosi dei paesaggi post-industriali




OPEN - Master di Il livello Architettura e Rappresentazione del Paesaggio | Architecture and representation of landscape (https://architettura.uniroma3.it/didattica/offerta-formativa/master-open/)

ARPA - Master Internazionale Biennale di Il livello Architettura e Rappresentazione del Paesaggio e del'Ambiente | Architecture and representation of environment and landscape (https://architettura.uniroma3.it/didattica/offerta-formativa/master-arpa/)



 

07/08/23

GTL | Michael Triebswetter LANDSCHAFTSARCHITEKT, Old Bonames airfield, FRANKFURT-ON-THE-MAIN, 2002 - 2004

The project opens up multi-layered relations from the real to the experienced space. The simultaneity of spatially concretely studyable natural development and the dynamically process-like experience of landscapes in one place is for us one of the most exciting observations to be made at the old airfield.

Sources: https://gtl-landschaftsarchitektur.de/projekt/alter-flugplatz-bonames-frankfurt-am-main-bonames/




04/03/23

Natura del quarto tipo

 

Dottorato Interateneo di Ricerca in ingegneria Civile-Ambientale e Architettura
Università degli Studi di Trieste
Università degli Studi di Udine
Laboratorio di Progettazione Integrata dell’Architettura e del Costruito
RRR International lab a.a. 2022-23
NATURA DEL QUARTO TIPO.
Alessandro Gabbianelli
Introduce Adriano Venudo
3 marzo 2023
Ora: 14:00

07/04/22

HEITO 1909

Il progetto Heito 1909 trasforma il sito della storica fabbrica di zucchero di Taiwan in un nuovo parco pubblico urbano. Un’operazione di conservazione e riutilizzo adattivo delle aree ex-industriali, che apre una nuova strada nella sperimentazione del progetto del riuso di spazi dismessi e abbandonati nelle città dell’Estremo Oriente. Questo intervento, primo e finora unico a Taiwan, incorpora nel progetto con le modalità proprie dell’archeologia le “rovine” industriali nella struttura urbana che i fruitori in modo creativo possono sperimentare. Il progetto identifica e recupera le strutture architettoniche e le tracce topografiche rimanenti come dispositivi della memoria ricreando attraverso il progetto del paesaggio una sintesi magistrale di natura, cultura e storia.














immagini tratte da:

21/02/22

Nature in città. Biodiversità e progetto di paesaggio in Italia



Negli anni recenti il progetto di architettura del paesaggio ha rivolto un’attenzione crescente ai temi della conservazione della biodiversità, esplorando le possibilità per una sua migliore integrazione nelle città. Mentre in contesti internazionali questo paradigma sembra ormai sedimentato, in Italia la salvaguardia della biodiversità urbana è diventata solo da qualche tempo strumento propulsore per il disegno di spazi aperti urbani e periurbani. Il libro dà conto della progressiva apertura del progetto di paesaggio ai temi della conservazione e dell’incremento della biodiversità urbana nel contesto italiano, evidenziandone modalità, strumenti e approcci prevalenti. Attraverso alcuni saggi di inquadramento, volti ad analizzare i caratteri e le condizioni – fisiche, normative, politiche, culturali – che influenzano le strategie progettuali, e attraverso la disamina di diversi casi studio, il volume discute le prospettive che si aprono oggi per il progetto di paesaggi urbani biodiversi in Italia.

INDICE

Introduzione. Coabitazioni: il progetto paesaggistico per la biodiversità, di Alessandro Gabbianelli, Bianca Maria Rinaldi e Emma Salizzoni

PARTE PRIMA: SINERGIE

Biodiversità urbana in Italia, di Emilio Padoa-Schioppa, Claudia Canedoli e Noemi Rota

Dal verde urbano alla foresta. Politiche, piani e regolamenti per le città, di Claudia Cassatella

Interazioni e integrazioni disciplinari per un progetto di paesaggio urbano biodiverso, di Federica Larcher e Paola Gullino

PARTE SECONDA: ESPLORAZIONI

Selvatico monumentale: il progetto paesaggistico delle aree archeologiche nella conservazione della biodiversità urbana, di Manuela Ronci

Progettare la distanza: interazioni uomo-natura nei nuovi ecosistemi urbani, di Emma Salizzoni

Dispositivi per far vedere e far parlare: osservare ed esplorare la biodiversità urbana, di Alessandro Gabbianelli

«This is a natural space». Ovvero, della natura urbana e l’iconicità dell’ordinario, di Bianca Maria Rinaldi

https://www.mulino.it/isbn/9788815293534


02/04/21


ABANDONED VILLAGES: COMPARED CASE STUDIES 

cycle of seminars 
participants Renato Capozzi, Maria Cerreta, Sara Cipolletti, Angela D’Agostino, Fabrizio Foti, Alessandro Gabbianelli, Pierluigi Grandinetti, Carmelo Ignaccolo, Dimitra Kanellopoulou, Giuseppe Lacicerchia, Vito Martelliano, Mauro Marzo, Bruno Messina, Guglielmo Minervino, Claudia Pirina, Ludovico Romagni, Paola Scala, Francesca Schepis, Emanuela Sorbo, Weijia Tian, Marina Tornatora,
Margherita Emma Turvani, Giovangiuseppe Vannelli, Yong Yu 

curated by Viola Bertini Università Iuav di Venezia Sara Cipolletti Università di Camerino 


 

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