08/11/17

Forme della città contemporanea. Frammenti di visione urbane

IMPRINTS AND IMPRESSIONS
Alessandro Gabbianelli
All actions, whether anthropic or not, leave more or less material signs, visible clues on the territory. Marginal spaces are hybrid, spaces where the city, the countryside and infrastructures collide, generating ambiguous limits. These outwardly empty spaces receive extemporary, uncoded uses, no longer those of the hyper-specialized spaces of the “traditional” city. It is for this reason that imprints in the hybrid spaces of the suburbs are more cryptic, more complex, more stratified. This paper aims at interpreting these imprints, not only as clues, but also as the starting elements from which we can produce new transformations of marginal spaces. 






Cadavres exquis per la città contemporanea Luigi Stendardo 6-Da forma della città a forme nella città Luigi Stendardo 8-Progettare forme, accendere visioni Luigi Stendardo 11
RICICLARE LUOGHI COMUNI
Luoghi comuni Roberta Amirante 19
Napoli. Piazza Mercato
Tre idee per un luogo comune Maria Luna Nobile 34
AI MARGINI DELLA CITTÀ CONSOLIDATA
La città delle forme Luigi Stendardo 49-La città non accreditata Stefanos Antoniadis 54-La città senza perimetro Luigi Siviero 59
Padova. L’area dell’ex Foro Boario
Progetto per forme Luigi Stendardo 64-Progettare lungo i margini Stefanos Antoniadis 64-Paesaggi sopra le righe Luigi Siviero 64
TESTO COMUNITÀ IDENTITÀ
Quale diventa il ruolo dei progetti? Angelo Bugatti 81-Cum-texto Nadia Bertolino 87-Quale progetto per quale “città”? Ioanni Delsante 90
Composizione della forma urbana di Shanghai Tiziano Cattaneo 93 
Milano. Il quartiere Ortica-Rubattino
Arcipelaghi urbani Ioanni Delsante 97
Milano. Edificio dell’ex macello comunale
Ri-appropriarsi del vuoto urbano Nadia Bertolino 103
Shanghai. N.55 Block Area North Bund
Bowl of symbiosis eThebridge: due potenzialità Tiziano Cattaneo 108
RISCRITTURA DELLA CITTÀ DIFFUSA
Convergenze urbane Luigi Coccia 113 -Tracce e impronte Alessandro Gabbianelli 121
Pescara. Alla foce del fiume
Progetto nelle aree interstiziali Luigi Coccia 129
Senigallia. L’area del parcheggio di Villa Torlonia
Progetto nelle aree marginali Alessandro Gabbianelli 137
ALTRE INTERSEZIONI
Spazi luminosi e conquista della notte Massimo De Marchi 145-Per il riuso dell’architettura del XX secolo Angelo Bertolazzi 149

06/07/17

Déchets - Les carnets du paysage 29



michela de poli, traces de paysages recyclés
bernard laponche, les déchets nucléaires
gilles a. tiberghien, effrangés de la ville
daniel terrolle, zones d'ombres et de lumières: de la trsmutation du déchet au recyclage social
alexandre malfait, les poussères de mangegarri
carole barthélémy et arlette hérat, le beau et le dangeraux, le protégé et le pollué
phoebe clarke, le bidonville au prisme del'art
agathe le mire, d'une ambivalence à l'autre. accompagner la métamorphose d'une décharge littorale en baie de saint-brieuc
philippe hilaire, du déchet à la ressource. les matériaux inertes: une géomorphologie à lœuvre
francois roumet, le matériau de démolition comme structure de sol et élément de paysage
béatrice mariolle, bernadette lizet, marine linglart, pauline mayer, marie-ange jambu, l'architecture, l'habitant et la nature: comment construire la connivence?
denis delbaere, à propos du projet de qualifiction paysagère du centre de valorisation organique de loos-sequedin
isabel claus, paysage de l'obsolescence
catherine rannou et éric hardy, eternity. ou les ruines contemporaines issues se l'industrie agro-alimentaire bretonne

04/06/17

Richard Haag - Gas Work Park, Seattle, 1971-1988

In landscape architecture, history was invoked as a means to create specificity and uniqueness, especially on postindustrial sites, an early example being Seattle's Gas Work Park (1971-88) by Richard Haag, where the relics of a gasification plant were preserved. By drawing on the past uses and materials of a particular place, landscape was conceptually understood as a cultural palimpsest - as one layer among many - rather than a tabula rasa, as had been the case during industrialization. Even on sites where all previous material traces (both natural and cultural) had been erased, history became a way to engage place as designers took inspiration from a site's past (such as previous geometries or materials) to inform their designs.
(Karen M'Closkey, Unearthed. The Landscape of Hargreaves Associates, University of Pennsylvania Press,  Philadelphia, 2013)

(source: wikipedia)


http://richhaagassoc.com/studio/projects/gas-works-park/

28/04/17

Il verde e lo Spazio Pubblico. Per un’infrastruttura ecologica e sociale

Verso l’Accordo sugli Scali ferroviari
Tre convegni per discutere

Dopo un percorso lungo e articolato (ancora in corso) - che ha attivato istituzioni, cittadini, proprietà, progettisti - si preparano gli ultimi atti per la stesura del nuovo Accordo di Programma, documento che consentirà l’avviamento del processo per il riuso degli Scali Ferroviari dismessi.
Il comune di Milano, assieme al Politecnico di Milano e all’Ordine degli architetti PPc della Provincia di Milano, ha organizzato tre mattine di convegno dedicate alle trasformazioni urbane con l’intento di sollecitare il contributo di studiosi ed esperti su alcuni temi cruciali: le infrastrutture ferroviarie al centro della rigenerazione; il verde e lo spazio pubblico per un’infrastruttura ecologica e sociale; la qualità urbana per abitare i quartieri di domani.


Il verde e lo Spazio Pubblico.
Per un’infrastruttura ecologica e sociale

introduce:
Simona Collarini, direttore Area pianificazione urbanistica generale, comune di Milano

presentano i casi studio:
The Atlanta belt-line e Parc aux angéliques, Bordeaux
Antonio Di Campli, professore di urban design, pontificia universidad Javeriana, bogotá

Parco Martin Luther King e La petit ceinture, Parigi; Schoneberger Sudgelande Nature Park, Berlino
Alessandro Gabbianelli, professore a contratto di progettazione urbana, scuola di Architettura e design di Ascoli piceno, Università di Camerino

presenta i risultati della raccolta di scenari di sviluppo urbano effettuata da sistemi urbani:
Andreas Kipar, Paesaggista, membro del comitato scientifico di scali Milano presenta i risultati del lavoro di ascolto nei Municipi:
Laura Pogliani, professore associato di urbanistica, politecnico di Milano dAstu

ne discutono:
Giancarlo Consonni, professore emerito di urbanistica, dAstu, politecnico di Milano
Stefano Boeri, Architetto, sbA
Marina Trentin, paesaggista, eliante, rotaie Verdi
Paolo Inghilleri, professore ordinario di psicologia sociale università degli studi di Milano
Flora Vallone, presidente di AiAp lombardia

Modera la discussione:
Alessandro Trivelli, consigliere dell’ordine degli Architetti p.p.c. della provincia di Milano 

conclude:
Carlo Monguzzi, presidente commissione Mobilità, trasporti, politiche ambientali, energia, protezione civile, Animali e Verde, comune di Milano.

http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/notizie/dettaglio/9078-il-verde-e-lo-spazio-pubblico-per-una-infrastruttura-ecologica-e-sociale

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