30/09/09

Nemeton-High Green Tech Magazine

"Il sentiero dell'architettura porta nella foresta" nasce Nemeton, prima rivista europea dedicata all'High Green Tech.

Nel primo numero: Dossier Verde Verticale.
Direttore: Arch. Maurizio Corrado


24/09/09

Flora Urbana - Roger Latour - Montréal

Fotografia di © Roger Latour

Deambulazioni, peregrinazioni e escursioni insulari. Alla scoperta della flora dell'isola di Montréal. Società di conservazione dei terrain vague. Di questo si occupa l'interessante blog di Roger Latour, autore anche del libro "Guide de la flore urbaine" (http://www.renaud-bray.com/Livres_Produit.aspx?id=1008302&def=Guide+de+la+flore+urbaine%2CLATOUR%2C+ROGER%2C9782762128895).

Potete vedere il suo blog a questo indirizzo: http://floraurbana.blogspot.com/

22/09/09

Paesaggi Adriatici 06-Strada Satale Adriatica (Marotta)

La realtà produttiva, in questa area geografica, è caratterizzata da piccole imprese di artigiani, che prima di concentrarsi in limitate aree industriali, erano diffuse all’interno del territorio urbanizzato. È possibile incontrare, lungo la conurbazione adriatica, delle piccole strutture dismesse che creano un sistema puntiforme, agganciato all’infrastruttura. Ai limiti del nucleo urbano di Marotta, questo sito, costretto tra la strada statale adriatica e la ferrovia, costituisce un interressante esempio di spazio residuale. Incastonato tra l’infrastruttura e l’espansione urbana più o meno recente, questo vuoto crea un’interruzione nella continuità disomogea della strada mercato adriatica. La sezione pressochè costante della statale trova in questi punti delle dilatazioni dal grande potenziale. La vegetazione ha invaso completamente il suolo e parte dell’edificio, creando un netto contrasto tra l’aspetto selvatico di questo luogo e l’ordine dei piccoli giardini delle case adiacenti. Il completo stato di abbandono ha reso quest’area ricettacolo di scambi illeciti e l’edificio dà dimora a homeless che soventemente trovano riparo all’interno della struttura desolata creando non poca preoccupazione per i nuclei familiari che abitano nelle vicinanze. Il recupero di queste strutture potrebbe contribuire alla creazione di un sistema puntiforme di aree verdi attrezzate ad uso degli abitanti e dei turisti che nei mesi estivi popolano questa parte di costa adriatica. Il collegamento alla statale potrebbe essere l’occasione per creare vie di comunicazione alternative all’interno del sistema diffuso dei giardini.







© Alessandro Gabbianelli

19/09/09

Intermediate Natures. The landscape of Michel Desvigne


"Desvigne's landscapes seek to propagate new sets of conditions, to grow and body-forth more complex environments over time. Inspired by agricultural fields, tree farm, and, more broadly, ecosystem such as forests and deltas, Desvigne considers landscape architecture as a living artform that is more about cultivation, process, and change over time than it is with more familiar landscape architectural practices such as formal composition and representation. With farmer's pragmatism and a landscapist's eye, Desvigne is able to create extremely sensible, rational, and strategic projects that at the same time approach the poetic." (James Corner)

15/09/09

Giardini Comunitari - Zurigo - Svizzera

MICROSIMBOLI SWISS MADE
di Tommaso Basevi - Foto di Nelly Rodriguez

I giardini comunitari, dove convivono immigrati da più di 40 Paesi, sono un esempio della vocazione svizzera a miniaturizzare il mondo, per capirlo e controllarlo meglio.
Ma oggi sono minacciati da rifugiati clandestini e speculazione edilizia.





Fonte: (D la Repubblica delle Donne n. 664 del 5 Settembre 2009) - Fotografia di Nelly Rodriguez

12/09/09

Domaine du Chaumont Sur Loire - Festival International Des Jardins 2009


Depuis 1992, le Festival des jardins constitue un panorama étonnant de l’état de la création paysagère dans le monde.

En 18 saisons, près de 400 jardins ont été créés, prototypes des jardins de demain.

A la fois mine d’idées et pépinière de talents, le festival redynamise l’art des jardins et intéresse le public et la profession en présentant de nouveaux fleurissements, de nouveaux matériaux, des idées et des approches novatrices. La diversité, la créativité et la qualité des projets ont contribué à établir la réputation mondiale du festival qui est devenu un rendez-vous incontournable pour la présentation des travaux d’une nouvelle génération de paysagistes, d’architectes, de scénographes ou de jardiniers …

A côté du festival, le vallon des brumes, le jardin expérimental, le sentier des fers sauvages et certains massifs proposent au public des jardins expérimentaux permanents évoluant au fil des saisons.

Jardins de Métis

http://www.jardinsdemetis.com

02/09/09

Michela Pasquali - I giardini di Manhattan

"Il processo di creazione cha ha dato vita a ciascuno di questi giardini non costituisce un'esperienza a sé e non è, in nessun caso, oggetto di mestiere; rientra invece tra le tante espressioni della quotidianità, come il modo di vestirsi, di parlare, di cucinare.
Nei giardini, come nelle manifestazioni della vita di tutti i giorni, agisce infatti un medesimo tipo di rappresentazione, in cui un individuo si trova al centro di uno spazio, che costruisce e sviluppa come estensione della sua vita privata. Ogni giardino diventa il luogo possibile nel quale dare corpo a interpretazioni personali, al gusto del caos, alla follia di assemblaggi dettati da effetti, tradizioni, culti e credenze. Esso tende a configurarsi come territorio-possedimento, dove i segni dell'appropriazione fisica e simbolica si identificano con la disposizione di piante e fiori, con la scelta e la collocazione di oggetti. Questi elementi si compongono in sistemi originali, connotando spazi addomesticati che rivelano la mano e la proprietà del giardiniere" (Michela Pasquali)

01/09/09

Paesaggi Adriatici 4

La ferrovia costituisce da sempre un ostacolo notevole per raggiungere il mare da ovest. L’accesso sud alla spiaggia di Fano, denominata “sassonia”, avviene attraverso un cavalcavia che collega, oltrepassando la ferrovia, la strada statale 16 adriatica con il lungomare. Se è vero che solitamente i grandi svincoli autostradali creano dei poli di attrazione per la presenza di strutture industriali o terziarie, centri commerciali e altro, le trasformazioni indotte dagli svincoli di piccola entità hanno un carattere differente. Nel caso dello svincolo qui documentato, si viene a creare un esteso spazio residuale che coinvolge il tracciato ferroviario, la costa e il limite dell’urbanizzazione che si prolunga da sud e s’interrompe all’altezza di questo snodo. Aree incolte confinanti con giardini privati si alternano a superfici dure, piccoli orti “abusivi” ad uso del vicinato sono addossati ai margini dei binari ferroviari. Durante l’estate, la superficie praticabile si trasforma in parcheggio per le automobili dei balneanti che si sono aperti degli angusti varchi nelle recinzioni perimetriche per raggiungere più velocemente la spiaggia. Adiacente all’area dell’infrastrutche ospita strutture temporanee per il circo, proprio a ridosso del mare, e un’area demaniale un tempo adibita al tiro a segno, uno spazio infrastrutturalmente problematico che consente un angusto accesso al lungomare dalle qualità estetiche sicuramente discutibili.






© Alessandro Gabbianelli
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