29/08/09

Si spostano i limiti di vegetazione e gli alberi diventano "migranti"

Uno studio ha preso in esame 166 località diverse del pianeta in cui sono stati monitorati per un secolo le "treelines". Il climatologo Mercalli: "Tutto ciò dipende dalla specie vegetale e dal tipo di ambiente"di SARA FICOCELLI


Il riscaldamento climatico è un fenomeno che ha ben pochi risvolti positivi ma, stando a una ricerca neozelandese, offrirebbe agli alberi del pianeta la possibilità di colonizzare nuovi territori, incontrando sempre meno ostacoli nelle condizioni di sopravvivenza. In altre parole, dato che le piante resistono più facilmente al caldo che al freddo e che l'inverno fa da effetto-soglia per la sopravvivenza della maggior parte degli alberi, l'innalzamento globale delle temperature gioca a favore di boschi e foreste, che incontrando inverni sempre meno rigidi riescono a sopravvivere anche in territori finora considerati inospitali.
E' questo che ha cercato di fare la ricercatrice Melanie Harsch del
Bio-Protection Research Centre della Lincoln University, in Nuova Zelanda, che con il suo team ha analizzato 166 località del pianeta per capire cosa provoca gli spostamenti delle "treelines", ovvero i limiti di vegetazione arborea. In tutti i siti prescelti, questi spostamenti vengono monitorati costantemente dal 1900, quindi lo studio ha potuto prendere in esame e confrontare oltre un secolo di dati.

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