Uno studio ha preso in esame 166 località diverse del pianeta in cui sono stati monitorati per un secolo le "treelines". Il climatologo Mercalli: "Tutto ciò dipende dalla specie vegetale e dal tipo di ambiente"di SARA FICOCELLI
E' questo che ha cercato di fare la ricercatrice Melanie Harsch del Bio-Protection Research Centre della Lincoln University, in Nuova Zelanda, che con il suo team ha analizzato 166 località del pianeta per capire cosa provoca gli spostamenti delle "treelines", ovvero i limiti di vegetazione arborea. In tutti i siti prescelti, questi spostamenti vengono monitorati costantemente dal 1900, quindi lo studio ha potuto prendere in esame e confrontare oltre un secolo di dati.
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