Il
quartiere di Kronsberg si sviluppa nella periferia sud-est della città di
Hannover in Germania. Nato nel 1990 per rispondere alle esigenze che si
sarebbero presentate in occasione dell’EXPO del 2000, ospita circa 6000 abitanti.
Esso sorge sull’omonima collina che costituisce il limite topografico tra il
paesaggio agricolo che si estende ad est e la periferia della città a ovest. Il
piano di sviluppo prevede una lottizzazione più vasta che a partire
dall’autostrada che ne costituisce il limite nord, fino a confluire nell’area
dell’EXPO posta a sud; inoltre è previsto il rimboschimento del crinale della
collina. Il rilievo collinare di Kronsberg ha una altitudine poco rilevante: il
dislivello è minimo e difficilmente chi cammina si rende conto di aver
raggiunto la sommità.
Il
progetto del paesaggista svizzero intende dotare questa area di una sua
identità riconoscibile partendo dalle sue caratteristiche topografiche e
orografiche, con l’obiettivo di definire chiaramente ambiti di paesaggio che
possano dialogare con il territorio agreste e lo sviluppo del nuovo distretto
urbano, spazi vegetali atti a soddisfare le esigenze ricreative dei cittadini
che possano costituire un’esperienza sensoriale, in quanto dotati di numerose varietà
di flora e di fauna tali da formare degli habitat dall’alto valore ecologico.
La
testata est della conurbazione di Hannover è composta da una successione di
pieni e vuoti che, spostandosi verso ovest, risulta costituita dalla
lottizzazione dei nuovi quartieri, dal grande prato, dal bosco situato sul
crinale della collina; questo costituisce il limite ultimo verso il territorio
agrario. Tale successione di spazi viene attraversata e messa in collegamento
da “parchi-corridoio” che stabiliscono una connessione fisica e visiva tra la
città e la campagna.
Il
terreno comune, caratterizzato semplicemente dalla presenza di prato,
garantisce un grande spazio pubblico estremamente flessibile e si contrappone
alla massa vegetale del bosco a ovest e a quella costruita del quartiere a est.
Un viale, caratterizzato da un doppio filare di alberi che ne mette in evidenza
il tracciato, si sviluppa da nord a sud e segna in modo netto il limite tra
l’edificazione e il prato comune, diventando un elemento di riferimento per
l’espansione urbana.
Il
bosco, partendo dall’area del prato, si sviluppa lungo il lieve pendio
collinare fino al crinale. All’interno della fitta vegetazione boschiva si
trovano delle radure dai limiti spaziali ben definiti che servono per espletare
giochi, praticare sport e altre attività ricreative. Il lato ovest del bosco, a
confine con l’area a prato, è concepito con un andamento a zig-zag, il che
permette di avere spazi di differenti dimensioni che sono in contrasto con il
limite rigido del quartiere residenziale. Attraverso una piantumazione di
alberi ad alto fusto il progetto vuole ottenere una bordura dall’effetto
immediato: il limite del bosco “deve creare uno spettacolo variabile di alberi”
(Kienast).
La
nuova sistemazione prevede anche la densificazione del sistema dei tracciati
utilizzando le strade di accesso esistenti.
Il
progetto prevede la realizzazione di cinque “parchi-corridoio” che si
sviluppano nella direzione est-ovest (trasversali al bosco) ricalcando in parte
il disegno del tracciato agricolo. Essi servono sia per connettere che per
separare, avendo la duplice funzione di strutturare e limitare lo sviluppo del
nuovo quartiere abitativo e, al tempo stesso di collegare fisicamente e
visivamente la sommità della collina con i quartieri residenziali esistenti.
Mentre l’operazione di rimboschimento lascerà inalterata la conformazione
orografica del sito, nell’area dei “parchi-corridoio” si prevede l’innalzamento
della sommità della collina affinché diventi una cima riconoscibile e sia possibile
una vista ininterrotta della città e dei suoi dintorni. All’interno di essi
sono previste attività ludiche e sportive; l’utilizzo della topografia e quello
della vegetazione contribuiranno alla realizzazione degli spazi adibiti
all’espletamento di queste funzioni.
Due
fasce trasversali di parco costituiscono i limiti e le testate della nuova
lottizzazione: quella a nord si sviluppa verso ovest partendo dal quartiere di
Bemerode, l’altra, a sud, si inserisce nel quartiere adiacente all’area
dell’EXPO. Il parco corridoio più esteso, quello che collega il borgo di
Wulferode con il nuovo quartiere residenziale di Kronsberg, ha un allineamento
longitudinale che consente all’aria fresca di discendere nella valle.
All’interno di questo, le file degli alberi e degli arbusti sono disposte
seguendo le linee delle scarpate e dei fossi. La rete dei tracciati è fitta ed
è in gran parte accompagnata da piste di jogging. Il punto più alto è
costituito dalla cima arrotondata, circondata da alberi di tiglio, che si eleva
per circa quindici metri. Da questo punto è possibile avere godere di una vista
che si estende dalla città di Hannover fino al borgo di Wulferode e a tutto il
paesaggio agreste circostante.
Un
altro “parco-corridoio” collega la piazza urbana al parco paesaggistico, fino
all’area agricola orientale di Kronsberg. Il suo limite meridionale è dato
dalla strada che mette in comunicazione Bemerode e Wulferode. Un parco urbano
con playgrounds per bambini piccoli e altre attrezzature per il gioco è
adiacente alla piazza e agli edifici pubblici limitrofi. Uno spazio
triangolare, ricavato dall’intersezione degli assi stradali, è stato adibito a
boschetto contenente una radura di circa 3000 metri quadrati che può accogliere
feste e manifestazioni. All’interno di questa fascia si prevedono sempre
utilizzi legati allo sport, al gioco e alla ricreazione. Anche in questo caso,
con un’operazione di riporto di terreno proveniente dalla realizzazione di
scavi e sfruttando il dislivello presente, si è creata un’altura artificiale
che da un’altezza di 118 metri permette una vista che abbraccia i paesaggi
eterogenei che caratterizzano questo territorio.
All’interno
dell’area più selvatica del bosco la vegetazione è stata usata in maniera
“semi-naturale”, ma “non con l’intenzione di creare un’area recintata per la
conservazione della natura, bensì uno spazio protetto per persone e animali”
(Kienast). In modo differente, all’interno dei “parchi-corridoio” la
vegetazione e la topografia sono stati utilizzati in modo più formale per
creare veri e propri spazi vegetali capaci di accogliere svariate funzioni.
L’intervento
di Kienast ad Hannover disegna un paesaggio intermedio che mette in relazione
città e campagna, includendo al suo interno le diverse topografie che
disegnavano questa porzione di territorio. Tra edificato, campagna e bosco si
instaura un nuovo rapporto che guarda alle esigenze funzionali di un grande
agglomerato urbano e alle peculiarità estetiche di un territorio caratterizzato
dall’agricoltura e dalla vegetazione boschiva.
BIBLIOGRAFIA
_Kienast Dieter, “Un
decalogo”, in Lotus n. 87, Electa, 1995
_Kienast Dieter, “Cultivating
discontinuity” (intervista), in Weilacher Udo, Between landscape
architecture and land art, Birkhauser,
Basel, 1999, p. 137
_Kienast Dieter, Park and
cemeteries, Birkhauser, Basel, 2002
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